Dal 27 giugno fino al 3 maggio 2026 alla Spezia è possibile visitare, presso il Museo Etnografico "Giovanni Podenzana", la nuova esposizione “Studio e meraviglia. L’ordine del mondo nelle raccolte museali ottocentesche”.
La mostra ha lo scopo di ripercorrere la nascita e la trasformazione del museo così come lo conosciamo oggi, riscoprire e esibire ciò che si sarebbe trovato in un Museo di storia naturale ed etnografico nell’Ottocento, ripercorrendo studi e ricerche del tempo. Il progetto prevede l’esposizione di manufatti delle collezioni storiche spezzine e alcuni prestiti da importanti istituzioni toscane oltre che antiche pubblicazioni conservate alla Biblioteca Civica “Ubaldo Mazzini”.
I materiali sono suddivisi per tematica:
- I popoli “primitivi”. In questa sezione viene proposta la nascita e l’evoluzione di materie come l’etnologia, l’antropologia e l’etnografia e il loro legame con le scienze naturali. Si potranno osservare manufatti extraeuropei realizzati con materiali che la società occidentale ottocentesca reputava rari e che erano in parte sconosciuti al grande pubblico. Tutt’oggi si tratta di oggetti rituali, utensili e accessori di grande fascino provenienti da Africa, America, Asia e Oceania.
- L’anatomia umana. Gli studi anatomici per capire la vera natura dell’uomo, lo stato di evoluzione della specie, la presenza di una o più specie umane ma anche l’esigenza di trovare cure alle malattie spinsero scienziati e medici a raccogliere, classificare migliaia di esemplari anatomici che ancora oggi sono conservati in molti musei e che nascondono storie a volte molto tristi.
- La patologia. La classificazione delle deformazioni congenite fu strumento di studio fin dal Rinascimento. Chiamate nel passato mostruosità, nel corso dell’Ottocento furono studiate sistematicamente per spiegarne la genesi e cercare di superare le credenze superstiziose che le investivano.
- La biogeografia e la classificazione dei viventi. Sono esposti i reperti di storia naturale, locali ed esotici, ingressati al Museo per testimoniare la varietà naturale del mondo: animali, campioni botanici, conchiglie, minerali. La tassidermia fu una tecnica che ebbe notevole spinta nel XIX secolo e fu utilizzata per cristallizzare forme di vita autoctone e alloctone.
Le opere in mostra provengono dalle collezioni del Museo Civico Etnografico “Giovanni Podenzana”, dai depositi civici, dalla Biblioteca Civica “Ubaldo Mazzini”. Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa ha prestato alcuni preparati tassidermici, il Museo di Anatomia Veterinaria dell’Università di Pisa e l’Accademia di Belle Arti di Carrara hanno prestato materiali e strumenti didattici tutt’ora in uso dagli studenti.
Info Museo Civico Etnografico “Giovanni Podenzana”
Tel. 0187727781
museoetnografico.segreteria@comune.sp.it
www.etnografico.museilaspezia.it
via del Prione 156
Orari: giov. - ven. - sab. : 10.00 - 12.30 e 16.00 – 19.00 ; dom. : 10.30 - 18.00
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