

Castello di Parole, la rassegna che intreccia letteratura e attualità, accogliendo sguardi inusuali e voci originali nel Castello di Riomaggiore, alle Cinque Terre, affronta un altro tema caldo venerdì 3 ottobre alle 18, si parla di cibo – non nella sua versione più scontata, ma in quelle più inattese e narrative. Il cibo che cura, che rivela, che cambia le persone e racconta il mondo, tra memoria, identità e relazioni.
Roberta Schira, con Le margherite sanno aspettare (Garzanti), ci accompagna nelle vite di donne ferite che trovano nella cucina della Casa Guida uno spazio di guarigione e rinascita. Una storia di mani che impastano per non arrendersi, di sapori che riportano alla luce chi si è davvero.
Massimiliano Bertagna e la giornalista Chiara Tenca presentano Las Pezia – Food&Roll (Arcana), un libro di ricette “con l’amplificatore acceso”. In queste pagine la cucina si intreccia con la musica, tra distorsioni e creatività, trasformando la Liguria in un viaggio di ritmo e sapori. La serata a Castello di Parole si assaporare e si ascolta, con la performance live dello stesso Bertagna a dare battito e melodia alla narrazione.
Infine Pietro Catzola, con Il Cuoco dei presidenti (Solferino): la sua è una traiettoria unica, da marinaio dell’Amerigo Vespucci ai fornelli del Quirinale, dove ogni piatto può diventare gesto politico, racconto di un’Italia autentica. Un viaggio da dietro le quinte tra i menù di Stato, dove la Storia si serve anche a tavola.
A dialogare con gli autori saranno Ornella D’Alessio, giornalista, e Fabrizia Pecunia, sindaca di Riomaggiore, che accompagnano il pubblico in questo percorso tra cucine domestiche e tavole istituzionali, ricette che curano e piatti che sorprendono. “Il cibo racconta molto più di quanto pensiamo: è politica, è memoria, è arte, è guarigione. Portare queste storie dentro il nostro Castello significa dare spazio a una narrazione che ci riguarda tutti, con autenticità e passione.” commenta Fabrizia Pecunia, sindaca di Riomaggiore.
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