Cà du Ferrà: un nuovo vino con un potente messaggio

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Cà du Ferrà: un nuovo vino con un potente messaggio

Un’interessante chiacchierata con Davide Zoppi, dell'Azienda Agricola Cà du Ferrà, in occasione della presentazione della loro nuova creazione, il vino "Zero Tolleranza per il Silenzio" ottenuto dal recuperato vitigno storico Ruzzese.

Questo vino rappresenta un progetto che affonda le radici in dieci anni di lavoro; il Ruzzese è un vitigno autoctono molto antico, con ben 500 anni di storia e il suo recupero è avvenuto grazie alla collaborazione tra l'azienda agricola Cà du Ferrà e il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Torino, unitamente al lavoro del professor Mannini e della professoressa Schneider.

Da tre anni a questa parte, il Ruzzese fa parte della comunità Slow Food per la sua protezione e valorizzazione nel Levante Ligure.

Dopo aver presentato due anni fa la versione passita, quest'anno Cà du Ferrà, con la collaborazione dell'enologa Graziana Grassini, ha svelato la versione biancoferma del Ruzzese.

Il suo nome "Zero Tolleranza per il Silenzio" nasce da una riflessione dell'azienda, che ogni anno a Vinitaly condivide un capitolo della propria storia umana, oltre a quella agronomica.

Il nome è un inno al non essere omertosi, al non aver paura e al dare sempre voce al proprio pensiero, un invito a vivere la vita a testa alta e a riflettere sulla propria condotta. L'etichetta stessa, in tessuto di cotone bianco, simboleggia uno "squarcio del velo” che riporta all'essenza più umana. Il messaggio del vino è dunque intimo, ma anche sociale e politico.

La produzione per l'annata 2023 è limitatissima, con sole 635 bottiglie che saranno destinate principalmente ai "top client" e "ambassador" di Cà du Ferrà in Italia;  la previsione è di aumentare a 2-3000 bottiglie, mantenendo comunque un carattere esclusivo e curato.

Per quanto riguarda gli abbinamenti, "Zero Tolleranza per il Silenzio" è descritto come un vino molto poliedrico, capace di accompagnare antipasti crudi di mare, fritture leggere, verdure in pastella, primi come risotto al limone e rosmarino o linguine al pesto.