Tre mostre da vedere in città, a La Spezia.
Al Castello San Giorgio, via XXVII Marzo, mostra “Imago. Volti di antichi romani”.
Aperta fino al 29 settembre.
Un vero e proprio viaggio storico-artistico nell’evoluzione del ritratto di età romana, dalla tarda età repubblicana fino al III secolo d.C. Fruibile anche il mosaico romano da Luni restaurato dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze nella sua collocazione definitiva posto nei suggestivi ambienti del Castello risalenti alla fase medievale.
Tutti i giorni con orario 9.30-17.00.
Info: Museo del Castello San Giorgio, 0187.751142.
www.museodelcastello.museilaspezia.it
Presso il Museo Civico Amedeo Lia, via del Prione 234, mostra “L’arte di viaggiare. L’Italia e il Grand Tour”.
Fino al 27 ottobre.
La nuova mostra, a cura di Andrea Marmori con il contributo di Barbara Viale, pone l’attenzione sul viaggio di formazione e istruzione che tra Settecento e Ottocento prevedeva il raggiungimento dei luoghi carichi di memoria, dove trovare confronto con il passato e ristoro per anima e corpo. L’Italia era il paese della memoria e il gran giardino dei Europa, e anche il golfo e la sua Città diventano meta, pur tardiva, di questi colti pellegrinaggi.
Una mostra di quasi 50 opere che coinvolgerà tutto lo spazio museale e che ci farà conoscere i percorsi dei viaggiatori tra Settecento e Ottocento tra Venezia, Firenze, Roma e Napoli e, successivamente, anche il Golfo della Spezia.
Il museo è aperto da martedì a domenica, dalle 10 alle 18.
Info Museo Amedeo Lia: tel. 0187727220.
Presso il Museo Civico Etnografico Giovanni Podenzana, via del Prione 156, mostra “En garde! Manifatture artistiche, materiali preziosi e ritualità tradizionali nelle antiche armi del Museo Civico”.
Fino al 4 maggio 2025.
La mostra, a cura di Giacomo Paolicchi, mette in luce la produzione artistica, l’utilizzo di materiali spesso rari e preziosi, la ritualità e la gestualità legata alle armi bianche e da fuoco che costituiscono un nucleo molto importante e consistente delle civiche collezioni spezzine formatosi grazie ai generosi lasciti di molte famiglie. L’esposizione permette di tornare ad ammirare, studiare e promuovere una sezione museale, quella etnografica extraeuropea, che rappresenta un unicum nel panorama regionale.
L’esposizione prevede anche simboli di alcune tra le più affascinanti civiltà come il tomahawk dei nativi americani, il boomerang degli aborigeni australiani, i kris indonesiani: essi sono strumenti usati per la caccia, per la difesa e per riti e cerimonie religiose, permeati di grande spiritualità e fieri portatori dei valori delle comunità che li produssero.
Orari: ore 10.00 – 12.30; 16.00 – 19.00.
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