Il Ponte e la Galleria: per non parlare del Bus...

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Il Ponte e la Galleria: per non parlare del Bus...

Emergono sui social in queste ore, in modo evidente, le contraddizioni proprie di una stagione turistica nel nostro territorio che è al contempo motivo di soddisfazione per alcuni e di malumore per altri.

Il tema è sempre aperto e aperto da sempre: turista, ma foresto, foresto, ma turista.

Il cittadino ligure idealmente nella parte di Claudio Bisio in 'Mediterraneo' che rema cantando: "Son contento di morire, ma mi dispiace, mi dispiace di morire, ma sono contento".

Le ragioni da entrambe le parti sono tante e tutte ragionevoli.

A Levanto, in particolare, domenica sera 30 ottobre si sono rappresentate plasticamente le ragioni di questa contraddizione.

La cronaca dell'accaduto è stata resa possibile grazie ad alcune foto, postate in Facebook, che dalla costa di Lavaggiorosso della vallata riprendevano una stupefacente coda di autoveicoli che praticamente da Nostra Signora Della Guardia saliva senza soluzione di continuità sino all'imbocco della Galleria del Monte Persico!

Cinque chilometri di ingorgo, una proporzione autostradale, causata del letale disposto combinato del super afflusso turistico in Levanto, grazie anche ad una meteo particolarmente favorevole, e dei lavori in corso per il tanto atteso risanamento della galleria (i lavori sono una responsabilità in capo alla Provincia della Spezia), che però comporta un transito a senso unico alternato.

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, proprio sabato aveva commentato con vibrante soddisfazioni i numeri turistici della regione: "Il ponte di Ognissanti sta facendo registrare il tutto esaurito: le mete balneari e l'entroterra sono presi d'assalto da italiani e stranieri, con un importante ritorno degli americani. Da gennaio ad agosto le presenze dei turisti in Liguria sono state 11.668.723, centomila in più rispetto al 2019. E a questo vanno aggiunti quasi 1.900.000 presenze nel mese di settembre, mentre il mese di ottobre conferma lo stesso trend".

Numeri esaltanti per gli operatori turistici ad ogni livello, numeri impressionanti per chi di questo gigantesco tsunami di benessere economico patisce quasi o solo le conseguenze pratiche ed i disagi.

Come Jacopo De Franchi, commentando non senza una sdramatizzante ironia la foto (quella in copertina) della chilometrca fila postata da Stefano Nicora: "Leggerissima coda tra Montale e la galleria per l’autostrada. Per gli sfigati come me che devono tornare a Milano (o similari), oltre a 4 rosari ben detti, consiglio di raggiungere Deiva".

Daniele Perfigli (autore della foto del bus): "Bloccati perché al bestione viene inspiegabilmente permesso di circolare libero per le vie del paese,  e in una strada a senso unico con parcheggi in entrambi i lati non riesce a passare. Oltretutto parliamo di mezzi che portano gente che va dritta alle 5 terre,  in pratica loro si beccano i turisti e noi i disagi. Inviterei chi è preposto a risolvere la questione in vista della prossima stagione".

Giorgio Merani in un sintetico meme, suggeriva: "Non si poteva per questi 4 giorni togliere il senso unico nella galleria del Monte Persico (?) Alle 17 c'era la fila fino sotto al cimitero di Sorlana, ma non riesco a capire".

Toti aveva considerato: "Fermare, quest'inverno, il flusso turistico della nostra regione a causa di chiusure seppur in parte comprensibili potrebbe avere anche ripercussioni sul lungo periodo. Dare continuità al comparto potrebbe invece consentirci di compiere un definitivo balzo in avanti nel settore del turismo, perché il messaggio che vogliamo far arrivare è che la bellezza della Liguria non è racchiusa solo nel suo mare ma anche nel suo entroterra e nei suoi splendidi borghi. Per farlo è necessario cambiare anche strategie e abitudini che erano ormai consolidate negli anni, con alcuni alberghi che preferivano restare chiusi a causa delle poche presenze. Adesso la situazione è cambiata e dobbiamo stare dietro al cambio di passo".

Sono parole comprensibili, anche perché rappresentano un'opportunitò in controtendenza (positiva) economica in una congiuntura storica che vede, invece, tanti settori soffrire crisi e rallentamenti.

Tuttavia a queste parole deve allora accompagnarsi una più consapevole e accorta regia, per l'ottimizzazione e la compatibilizzazione delle diverse, e a volte contrastanti esigenze.

Se è vero, come è vero, che la stagione non più solo balneare, ma turistica a tutti gli effetti, si dilata dai canonici tre o quattro mesi storici a nove, allora anche certe logiche tradizionali vanno riviste e superate.

Come quelle che portano a fare i lavori pubblici secondo criteri che danno per scontato siano fatti in un 'periodo morto'. Senza prevedere, per esempio, strategie di gestione differenziata dei cantieri, soprattutto quelli critici, come quello della galleria del Monte Persico, che tengano conto della radicale differenza dei flussi tra giorni feriali, giorni festivi e ponti vacanzieri.
(ar)