Abbiamo chiacchierato con Federica Schiaffino e Laura Canale per capire come uno strumento di comunicazione efficace come il fumetto, che spesso associamo solo ai più piccoli o a prodotti editoriali di puro svago, possa invece svolgere una funzione educativa e informativa preziosa, anche dal punto di vista della cultura storica dei territori.
Laura Canale: Matteo Vinzoni e Ustad Murad
Laura Canale, in occasione dei festival da lei organizzati (Il Festival delle Geografie e Sapori e Storie Verticali) ha fatto di Officine del Levante, l'associazione da lei presieduta, l'editrice di ben due pubblicazioni a fumetti.
La prima è “L’uomo che disegnava il mondo disegnando mappe”, di Carola Perfigli, una versione a fumetti della biografia di Matteo Vinzoni (nato a Montaretto di Bonassola nel1690 e morto a Levanto nel 1770), cartografo della Serenissima Repubblica genovese, per la quale stilò l'Atlante dei Domini della Serenissima Repubblica di Genova e Terraferma.
La seconda è "Ustad Murad, Levantese di Tunisi". Questo libro racconta a fumetti della figura storica di Benedetto D'Arrì, figlio del marmoraro Francesco, originario di Rio di Sesta Godano, e successivamente conosciuto in Tunisia come Ustadh Murad. Da semplice mozzo su una nave mercantile genovese fu rapito dai pirati durante il suo primo viaggio, si è convertito all’islam cambia il proprio nome in Usthad Murad, ed è riuscito a diventare armatore, poi commerciante, poi consigliere del Dey, e poi, lui stesso, reggente di Tunisi.
Federica Schiaffino: L’ascia e l’ardesia
A seguire abbiamo chiacchierato con Federica Schiaffino di ‘L’ascia e l’ardesia’, una graphic novel con testi di Enrico Bertozzi e della stessa Federica, sceneggiatura di Enrico Bertozzi, dialoghi di Federica Schiaffino, disegni di Enrico Bertozzi e Micol Racchi. Una produzione della Scuola Chiavarese del Fumetto.
È un libro che parte da due figure della tradizione del Levante genovese, due mestieri antichi, due elementi della cultura locale, ovvero i costruttori di barche e i lavoratori dell’ardesia, per raccontare una storia legata al lavoro, all’ambiente immediatamente successivo alla Prima guerra mondiale, a quanto Chiavari e il Tigullio siano stati centrali con alcune importantissime vicende. La storia è passata di qui con le prime lotte per l’occupazione, le prime diatribe salariali, le prime agitazioni sindacali, i cantieri navali aperti e poi chiusi.