Francesca Boreanaz, di origini friulane, discendente di un bisnonno innamorato della Liguria, ha raccontato come ha trasformato una vecchia casa nel suo agriturismo, costruito con balle di paglia per essere il meno impattante possibile.
L'agriturismo, che prende il nome da un libro sull'agricoltura naturale, è stato concepito per essere totalmente ecosostenibile. Ogni materiale avanzato durante la costruzione è stato riutilizzato nell'orto.
Parlando del nome "Filo di Paglia", Francesca ha spiegato che rappresenta il filo conduttore della sostenibilità, del vino naturale e dell'amore per la terra. L'agriturismo ospita anche la vacca Cabannina, una razza antica che richiede passione per essere allevata. Francesca gestisce l'attività con suo marito e i tre figli, ognuno con un ruolo preciso.
Il ristorante, chiamato "ristorante stallato", riflette la vita frenetica tra stalla e cucina, ma anche uno spirito ribelle contro le rigide regole della cucina stellata. La clientela cerca esperienze autentiche piuttosto che stellate, trovandosi a proprio agio in un ambiente che offre cibo genuino e un'ospitalità unica.
L'agriturismo è aperto tutto l'anno, con un servizio esteso anche nei weekend invernali per chi desidera godersi la natura della Val di Vara. Per arrivare, si possono scegliere diverse strade, tutte affascinanti e panoramiche. Francesca ha anche svelato progetti futuri, come una spa per offrire un relax completo ai suoi ospiti.
L'entusiasmo di Francesca è contagioso, trasmettendo amore per il luogo e per l'impresa nonostante le difficoltà moderne. La chiacchierata si è conclusa con un invito a visitare "Filo di Paglia" per un'esperienza indimenticabile, celebrando il territorio e la sua bellezza.
La famiglia al gran completo!
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