Picasso è vivo... e vive a Vallauris!

RLV - La Radio a Colori Picasso 50 Vallauris Golfe-Juan Camera di Commercio Italiana a Nizza

Picasso è vivo... e vive a Vallauris!

Si è aperta la mostra dedicata a Pablo Picasso, a Sarzana. Un evento che è giustificato dalla ricorrenza dei 50 anni dalla morte del celebre artista. 

Per una fortunata coincidenza, proprio questa stessa settimana RLV è stata invitata, tramite la Camera di Commercio Italiana a Nizza, dalla municipalità di Vallauris Golfe-Juan (nel Sud della Francia, in Costa Azzurra) che si appresta essa stessa a celebrare Picasso con un ricco evento chiamato “Hommage à Picasso”.

 

Un gigante dell'arte
Dire chi fosse Pablo Picasso è superfluo: fu un genio innovativo assoluto. Basti ricordare che diede vita al Cubismo e che influì su tutta l’arte del Novecento.

Nel suo peregrinare fuori dalla Spagna, Picasso visse dieci anni nella cittadina di Vallauris, che è detta anche il “paese dei vasai”. Nel 1946 incontrò qui Suzanne Ramié del laboratorio di ceramiche Madoura e apprese le tecniche e i segreti per lavorare l’argilla. A Vallauris nacque sua figlia Paloma.

Insomma Picasso instaurò un rapporto forte con la città e i suoi abitanti.

 

L'Homme au mouton

Picasso amò Vallauris al punto di realizzare qui la sua prima scultura pubblica, chiamata l’Homme au mouton nella centralissima piazzetta Paul Isnard, dove ancora la statua in bronzo fa bella mostra di sé. E’ bellissimo vedere un capolavoro unico, niente meno che un Picasso, al centro di una qualsiasi piazzetta dove giocano a palla i ragazzini del paese, che lasciano gli zaini di scuola ai piedi e tra le gambe della statua stessa. E’ l’arte che vive davvero tra la gente. Picasso ne sarebbe stato davvero felice!

[In place Paul Isnard, davanti all'Homme au mouton]

 

L’incontro con Picasso

A poca distanza da place Paul Isnard c’è il ricco Museo Nazionale Picasso. Tante le sue opere in ceramica e non esposte, ma prima di queste è certamente da citare l’antica cappella romanica sconsacrata dell’Abbazia di Lèrins che fu decorata da Picasso con una composizione pittorica di oltre di 100 metri quadri, la più grande tela dipinta da Picasso, avente come tema “La Guerra e la Pace”.

L’opera rappresenta il confronto tra la distruzione portata dalla guerra e gli spazi di pace, che quando c’è rende tutto possibile.

["La Guerra e La Pace" - da sin. Philippe Mottier, turismo, René Armando, municipio, e Dominique Sassi]

 

In questa cappella abbiamo avuto il privilegio di incontrare Dominique Sassi. Un ancora energico novantenne che nel dopoguerra fu garzone di bottega all’atelier Madoura. Picasso creava opere uniche in ceramica, ma poi veniva realizzata una sorta di serialità per cui delle opere non si creavano copie, ma le cosiddette repliche, così che fossero anche economicamente più accessibili. Cioè venivano rifatte, del tutto simili, ma mai identiche.

Il giovane Sassi ricreava originalmente, pur sotto l’attento controllo di Picasso, alcuni capolavori e il maestro, se li trovava idonei, li firmava facendoli suoi. Altrimenti andava in cortile e li sfracellava a terra!

E’ successo così che Dominique Sassi, indicando alcune delle opere esposte al museo, abbia detto “Ecco, questo Picasso l’ho fatto io”, con una modestia che bene chiariva l’ammirazione di Sassi per Picasso.

Non si può nascondere l’emozione nel pensare che, in un certo senso, Picasso in quel momento della visita al museo fosse ancora vivo e vegeto, proprio li a Vallauris, e che stesse egli stesso parlando con noi, indicando le opere e raccontandone la nascita con la vivezza possibile solo a chi aveva davvero manipolato quell'argilla, dipinto quei colori...

Davvero emozionante.

 

[Il gruppo di giornalisti all'esterno del Museo Nazionale Picasso di Vallauris]

 

Molto altro da vedere

Vallauris é circondata da località famosissime come Cannes, Antibes, Nizza o Saint Tropez, ma in realtà regala belle sorprese, anche andando oltre Picasso.

Ci sono molti atelier di ceramisti, tutti diversi gli uni dagli altri e molti davvero originali.

Su tutti cito quello di Gilbert Portanier, anch’egli oggi ultranovantenne, che creò un suo proprio linguaggio originalissimo ed elegantissimo.

Il suo atelier è uno spazio museale di grande tono e ricco di sorprese espositive.

Se poi qualcuno ama mettere le mani ‘in pasta’ e rivivere la famosa scena del film 'Ghost', gli suggerisco di andare a sperimentare la lavorazione dell’argilla sul tornio all’atelier di Tino Aiello, artista di origini siciliane, bravissimo e molto simpatico. 

[Una delle suggestive sale dell'atelier di Gilbert Portanier]

 

Spunti gastronomici
Siccome il tour di visita tra i musei e le stradine di Vallauris mette un certo appetito, va suggerita una tappa da Le Mesclun, un ristorante che offre cucina tipica del posto, ma anche specialità corse, perché la Corsica è la regione d’origine dei proprietari. 

Da visitare anche Golfe-Juan, che è la parte marinara di Vallauris. Qui nel marzo del 1815 sbarcò Napoleone fuggito dall’Elba. Da qui partono i 300 chilometri di Route Napoleon, molto amata da ciclisti e motociclisti, che ripercorrono il tragitto dell'imperatore verso il nord.

A Golfe-Juan c’è l’eco-museo Nérolium, dove viene prodotta l’originale marmellata di arance amare, che qui chiamano “bigarade“, oltre all’acqua di fiori d’arancio e ad altri prodotti locali. 

[In visita al Nérolium]

 

6 e 7 Maggio da non perdere

A chi avesse in progetto un tour in Costa Azzurra, segnalo che i festeggiamenti per il 50° di Picasso a Vallauris si terranno il weekend del 6 e 7 maggio.

Tanto per dare qualche anticipazione, diciamo che la cultura e le tradizioni spagnole irromperanno a Golfe-Juan e ci saranno musica, ballerini di flamenco e cavalieri sulla spiaggia 'du Soleil', spiaggia frequentata da Picasso e che sarà ribattezzata proprio in quell’occasione “Spiaggia di Pablo Picasso". 

Seguiranno uno spettacolo equestre e una spettacolare corrida che si chiama Recorte; una forma di corrida primitiva tradizionale, dove non si uccide e nemmeno si ferisce il toro; l'uomo ha solo il suo corpo e la sua agilità per schivare le corna del toro. Saltando sopra al toro che carica, una scena sempre molto spettacolare, schivando delicatamente l’animale o facendo il recorte, cioé il ritaglio, che è il gesto più pericoloso: il recortado deve inarcarsi per evitare i 450 chili di muscoli lanciati in corsa.

Concedersi una parentesi a Vallauris può essere davvero una buona idea, soprattutto il 6 e 7 maggio.

Da notare che si può sempre contare sull’assistenza di Philippe, di Sabrina che parla perfettamente italiano, e di tutto lo staff dell’Office du Tourisme de Vallauris.

 

IL PROGRAMMA COMPLETO DELLE CELEBRAZIONI

Tutti gli eventi, i consigli utili e i dettagli per godere dell’Hommage à Picasso li potrete trovare a QUESTO LINK

[La locandina di "Hommage a Picasso"]